So bene che quello di cui sto per parlare toccherà i sentimenti più diversi.
Ci sarà chi amerà ogni mia parola, chi sentirà di farne parte, chi storcerà il naso, chi mi accuserà di ledere il privato e la purezza di un corpo che dovrebbe rimanere nell'intimità di ciascuno.
Lo so.
Eppure non voglio fermarmi alle considerazioni negative; perché dopo aver sentito tante storie e fotografato tante mamme, ho capito che l'energia delle loro parole e delle loro forme non possono e non devono rimanere ferme in un archivio. La confidenza che si crea durante uno shooting, che spesso diventa un'occasione di scambio di esperienze e di idee, è solo un germoglio che ha bisogno di crescere e di diventare qualcosa di più grande. Che va oltre la fotografia, che unisce i percorsi e le emozioni di ognuna.
Esiste già, mi direte. Certo, non è qualcosa di nuovo. In America, ad esempio, è un progetto che è stato fatto più volte e da vari fotografi.
Ed io non sono qui a dirvi che l'ho inventato ma che è qualcosa che mi appartiene nel profondo.
E che è arrivato il momento di realizzare attraverso il mio modo di fotografare.
Ho scoperto la loro esistenza solo dopo aver raggiunto la consapevolezza e l'accettazione di me stessa con un corpo che non è più quello di prima. Mi sono messa a cercare, ho letto e scritto millemila parole su su chi sono, ora.
Dopo un cesareo.
27 chili fa.
Mi sono scontrata con la mia anima, con lo specchio ogni mattina e con una bilancia che, per mia fortuna, ha smesso di funzionare e che ora non ho nemmeno più.
Questo viaggio sulla fiducia e sulle imperfezioni che mi disegnano ha segnato una svolta. E' diventata un'osservazione onesta e personale su come tutto sia irrimediabilmente cambiato con l'arrivo di Giovanni.
Nel peggioramento, il mio meglio.
Essere bella.
Con la cicatrice, le occhiaie, la cellulite e le smagliature. La pelle morbida e il seno svuotato.
Ho deciso che mi sarei messa a nudo, che non mi sarei vergognata. Che mi sarei fotografata senza nascondermi sotto i vestiti larghi che porto sempre. Ma con lui che è stato, ed è parte di me.
E adesso entrate in gioco voi.
In questo percorso che si chiama gravidanza, qualcuna ha dovuto superare grandi ostacoli, qualcuna ha intrapreso un sentiero delicato ma con uno zaino più leggero, altre hanno dovuto fermarsi ed aspettare di incamminarsi con la nuova stagione.
Ho voglia di conoscere le vostre paure, i vostri desideri. Le difficoltà e i traguardi.
E' un appello, per tutte quelle che vorranno raccontarmi la loro maternità e che vorranno essere parte di una sessione fotografica speciale: il corpo di voi mamme, così com'è, insieme al vostro bene più prezioso: i vostri bambini.
Senza post produzione, photoshop o grandi magie. Nessuna implicazione economica. Uno scatto in bianco e nero che vi consegnerò e che sarà parte di una raccolta di immagini e parole sul mio blog. Che chissà, potrà essere d'aiuto a chi sta percorrendo lo stesso sentiero o che lo percorrerà presto.
Sul sito trovate il form da compilare per scrivermi e successivamente prenotare un incontro presso il mio studio, a Trento.
Vi aspetto, e ve lo garantisco. Rivedervi così, sarà una sorta di terapia..indimenticabile.
Federica