Forse non mi sbaglio quando mi descrivo come fotografa emozionale.
E quando, ormai molto tempo fa, ho deciso che questo sarebbe stato il mio lavoro sapevo di essere diversa. Sento di esserlo in molti aspetti, a dire il vero. Il che potrebbe essere una cosa che va a mio sfavore, lo ammetto, ma secondo il mio compagno questo non è altro che valore aggiunto a quello che posso offrire.
Come in questo caso, come questa sessione bebè.
Mi sono catapultata nella realtà di una famiglia semplice e bellissima. La mamma mi ha cercata e ha scelto me, nonostante non fossi nei loro dintorni. Quando al telefono ha detto "voglio te" il mio cuore è esploso. Letteralmente. Mi ha aperto la porta di casa, mi ha presentato il suo bene più prezioso. Ho camminato gattoni, ci ho riso, giocato e ho pure fatto la sauna mentre lui sguazzava nell'acqua del suo bagnetto.
Questo per me non è stato solo tempo.
E' stato tempo impagabile.
Mi sento di fare un mea culpa per non farmi abbastanza pubblicità e mi dispiace quando nonostante tutta la passione e la professionalità che ci metto, i servizi non sono molti come vorrei.
E non solo per l'aspetto economico (io a volte me ne dimentico proprio) perché ciò che più mi appaga di questa professione è il poter donare il ricordo indelebile di un attimo di vita che passa troppo in fretta. E lo so per esperienza, questi cuccioli arrivano nel mondo, ci sconvolgono le vite e in un batter d'occhio compiono già un anno.
O 9 mesi, come Andrea.
Due occhi scuri, vispi e un sorriso buono.
Vestito elegante per le foto del Battesimo e poi comodo per rotolarsi nel letto con la sua mamma.
Questo è il servizio dedicato a lui ed ai suoi genitori, persone speciali che alla consegna del servizio mi scrivono emozionati.
E io mi commuovo.
Perché sono fatta così.
Torno a casa portandomi via un pezzettino di loro, della loro quotidianità e dell'amore che li lega, certa di aver lasciato qualcosa, a mia volta.