Questa notte, mentre addormentavo Giovanni ho guardato l'ora.
Mezzanotte era passata da poco. E ho pensato che si, era il tuo compleanno. Fedele compagno. Peloso.
Allora cerco una nostra foto e compongo qualche riga, delle mie, profonde, un pò strappalacrime; di quelle che certi followers stufi di leggerle vorrebbero mandarmi a quel paese mentre altri (o altre) si ritrovano con gli occhi sfuocati. Ma a me questo piace, perché così succede anche a me. Perché vuol dire arrivare, con la semplicità. E infatti mi ritrovo (spesso sul wc) a leggere a mia volta, storie. Nei 30 minuti di libertà che il nano mi concede, crollato dopo instancabili 24h. 30 minuti perché poi crollo anch'io. E sono li, con il naso che cola e il singhiozzo represso perché se lo sveglio poi sono cavoli amari. La scena è sempre questa più o meno. Si, insomma. Per dire che mi ritrovo a scrivere e leggere in posti improbabili e ad ore ancor più assurde. La notte e il silenzio mi portano riflessioni. Ma ieri sera era tutto sommato presto. E ho davvero pensato a te. A noi, come ci siamo incontrati. A come ti ho scelto. A come tu, mi hai scelta. A come volevo una femmina e invece c'eri tu. Che tanto maschio non sei. Il nome Juno la dice lunga. E con la sensibilità che hai devi per forza avere un'anima gay. A come piangevo di felicità, alle corse in bicicletta per arrivare anche a darti un bacino mentre eri ancora con la tua mamma. La sera tardi dopo lavoro, mi bastava passare. Tu eri l'unico a dormire per i fatti tuoi, sdraiato come una foca. E dormi ancora così. Avevi il musetto con lo sguardo incazzato. Ed è per questo che mi hai conquistato. Perché sono così anch'io. Buona emotiva sensibile solitaria e anche incazzosa gelosa e goffa. Quando sento dire che esiste la somiglianza cane padrone non posso che confermare. Ma noi non ci assomigliamo, noi siamo uguali. Per dire, adesso siamo sovrappeso tutti e due. Forse solo coi peli me la cavo... Mah, direi che siamo li anche con quelli. Avere un neonato in casa vuol dire fare i conti con la ricrescita :) C'è così tanto, di te e di noi, in quattro anni. Per questo ti ho dedicato un post in Instagram: Happy b-day Juno In poche righe riassume ciò che siamo. E ciò che saremo. Perché io lo so già come sarà. Hai leccato le mie lacrime e poi mangiato i fazzoletti. Abbiamo fatto km di passeggiate e mi hai mangiato le scarpe. Siamo diventati cinque e tu ora, proteggi il mio bambino. Si, Juno, noi continueremo a trovare i tuoi peli dappertutto e io diventerò matta con l'aspirapolvere.. ma tu saprai essere la sua ancora. La nostra.