Da quando è nato Giovanni ho sempre avuto il desiderio di avere una fotografia che mi riportasse al periodo in cui ho saputo che avrei dovuto affrontare un parto cesareo. Lui era podalico e nonostante la mia anima gipsy che sognava il “tutto naturale” ho fatto i conti con la realtà. Non me ne vergogno, ma un po' di fatica ammetto di averla fatta. Ad accettarlo. Sono sciocchezze ora che ci ripenso, ma in quei momenti, complici gli ormoni e le mille paure che assalgono le mamme in attesa, mi sono sentita crollare il mondo addosso.

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Ora, col senno di poi, sono consapevole che questa cicatrice non è altro che il sigillo del mio essere mamma. La sua mamma, indipendentemente da come lui sia venuto al mondo.

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Da qui parte il mio progetto sulla consapevolezza di un corpo che è cambiato, per combattere il tabù dell’operazione che mi ha vista protagonista e le dicerie di un mondo che spesso ci cataloga come mamme di serie b. 

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Una raccolta di fotografie di mamme coraggiose che non si vergognano di come sono diventate ma che ne vanno orgogliose. Insieme alla loro storia e alle fatiche, emozionali e fisiche, incontrate. Sia che abbiano avuto un parto naturale sia che abbiano abbracciato il loro bambino dopo un'operazione.

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Credo che questo delicato ed ambizioso progetto possa diventare qualcosa, nel suo piccolo, di molto importante per chi si troverà di fronte allo stesso evento. Io, se avessi potuto sapere qualcosa di più, se avessi potuto ascoltare qualche esperienza, sono sicura che lo avrei affrontato in modo diverso, se non altro più sereno.

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Se vi interessa farne parte, compilate il form qui sotto con i vostri dati e sarò felice di ascoltare, conoscere e fotografare, nel mio studio, ognuna di voi.

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Vi aspetto!

Federica